
LUCA MANNUTZA QUARTET
“Uneven Shorter
Sabato 19 novembre 2022 ore 21:30
Milestone (via Emilia Parmense, 57 – Piacenza)
Luca Mannutza pianoforte
Paolo Recchia sax alto
Daniele Sorrentino contrabbasso
Lorenzo Tucci batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o ANSPI
(no prenotazioni)
Rielaborare la musica di Wayne Shorter nell’aspetto ritmico è il motivo ispiratore del lavoro di arrangiamento e ricomposizione da me pensato per questo progetto, per la cui esecuzione Mannutza ha scelto di essere affiancato da alcuni compagni di viaggio di lunga data: Paolo Recchia al sax alto, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.
Il proposito è essere fedele alle melodie e alle armonie delle scritture originali dei brani, composti nel periodo tra il 1963 e il 1967, e sostenerle con una tessitura di accompagnamenti polimetrici che risultassero focalizzabili da diversi punti di vista, come in un’immagine “escheriana”, in una sovrapposizione continua di metriche (spesso dispari) che riemergono di volta in volta nelle strutture o nelle scelte creative dei solisti.
Il focus dell’intero lavoro è stato il tentativo di rendere fruibile la musica nonostante la sua complessità, mantenendo inalterate le splendide melodie dei capolavori di colui che è uno dei più grandi compositori di musica jazz di tutti i tempi.
Grazie Mr. Shorter!

FURIO DI CASTRI QUINTET
“Furious Mingus”
Domenica 27 novembre 2022 ore 18:00
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Furio Di Castri contrabbasso
Giovanni Falzone tromba
Achille Succi clarinetto basso
Fabio Giachino Rhodes e tastiere
Mattia Barbieri batteria
Ingresso € 10 con tessera Piacenza Jazz Club (possibilità di tesserarsi all’ingresso)
(no prevendita)
Il genio e la poesia di uno dei più grandi maestri della musica del Novecento riletti nel centenario della sua nascita da una formazione inedita ed esplosiva.
Un tributo a Charles Mingus per esplorare i segreti della sua arte compositiva, tra combinazioni matematiche, invenzione melodica e scrittura orchestrale.
Mingus è nato a Nogales in Arizona il 22 aprile 1922 e si è spento a Cuernavaca, il 5 gennaio 1979 a 56 anni.
Si dice che lo stesso giorno 56 balene si siano arenate sulle coste dello Yucatan. Con questa immagine simbolica si è chiusa la vita di un uomo che ha scritto le migliori pagine della storia del Jazz, usando melodie raffinate e armonie sperimentali con una segreta passione per le geometrie e la matematica che originano il ritmo e le sue variazioni.
Già, i numeri. Mingus giocava con i numeri.
Nelle sue composizioni tutti i cambiamenti di tempo sono costruiti secondo le regole dell’aritmetica – moltiplicazioni, divisioni, frazioni.
Ci sono combinazioni di 2 e di 3 – di 2, 3, 4, 6, 8, 12 e 16 – fino a sfiorare il mondo dei numeri primi con il 19, la chiave della modulazione ritmica di una delle sue ultime composizioni, Sue Changes.
Diciannove. Il 19 moltiplicato per 3 fa 57, proprio come gli anni che Mingus avrebbe compiuto pochi mesi dopo quel brutto gennaio del 1979.
Mingus era un personaggio incredibile, con una personalità forte e trasgressiva e un’indole incredibilmente delicata e generosa. Non parlava mai di come scriveva la sua musica. La scriveva e la faceva imparare a memoria ai suoi musicisti. Le brusche accelerazioni dei tempi e le frenate improvvise venivano annotate sulle partiture con dei semplici “accelerando” o “rallentando”. Sono il fondamento della sua scrittura, ma il nostro orecchio viene ipnotizzato dalla magia delle sue melodie e l’arte dell’orchestrazione e non se ne accorge. Nella sua musica convivono le radici del Blues e l’estetica di Duke Ellington, la forza di Coltrane e la creatività di Charlie Parker, amalgamate e descritte con la logica di un racconto. Un’esperienza unica, inimitabile.
Il bel progetto del contrabbassista torinese Furio Di Castri, circondato da musicisti di altissimo profilo, segue un percorso che parte da lontano, nel tentativo di interpretare l’alchimia delle sue composizioni attraverso quei numeri e quelle melodie che ne sono all’origine.

PIETRO TONOLO TRIO
Sabato 3 dicembre 2022 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Pietro Tonolo sax tenore e soprano
Gil Goldsteini pianoforte e fisarmonica
Marc Abrams contrabbasso
Ingresso € 10 (non è necessaria la tessera)
(no prevendita o prenotazioni)

VANESSA TAGLIABUE YORKE
“We like it hot”
Domenica 11 dicembre 2022 ore 18:00
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Vanessa Tagliabue Yorke voce
Mauro Ottolini trombone
Francesco Bearzatti clarinetto
Giulio Scaramella pianoforte
Ingresso € 10 con tessera Piacenza Jazz Club (possibilità di tesserarsi all’ingresso)
(no prevendita – no prenotazioni)
Musicisti davvero straordinari, qualunque cosa facciano. Fanno parte dell’élite del jazz italiano, quella di qualità indiscutibile, al di là della popolarità legata alle vendite di copie che, come si sa, oggi è abbastanza avara. Molti avranno già ascoltato la preziosa, duttile, multiforme vocalità di Vanessa, un’artista tanto modesta quanto brava. Soprattutto nei lavori al fianco della ampia formazione dI Mauro Ottolini, spesso dedicati alle fasi pionieristiche del Jazz. In questo caso e con una formazione ridotta ma di altissima caratura, Vanessa si dedica ad omaggiare la rara e preziosa figura di Annette Hanshaw, cantante americana degli anni venti, sulla scena per un periodo decisamente breve (si ritirò poco dopo aver compiuto trent’anni), ma capace di lasciare il segno con alcune registrazioni, fortunatamente ancora disponibili, che la vedono al fianco anche di Benny Goodman e Jimmy Dorsey. Trasportandoci dolcemente lontano a quel tempo, la sua voce esplora brani che inquadrano un momento storico della musica jazz, che avrebbero in seguito originato tante altre preziose gemme. La accompagnano con discrezione, ma ritagliandosi significativi spazi come solisti, tre musicisti a loro volta in stato di grazia. Il risultato, lungi dal risultare una semplice rilettura, sprizza personalità e fascino da ogni poro, per la gioia da condividere di un piacevolissimo ascolto.

LA MILESTONE SCHOOL OF MUSIC AUGURA BUON NATALE!
Venerdì 16 dicembre 2022 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Ingresso gratuito con tessera 2023.
Una serata di auguri a cura degli allievi e docenti della Milestone School of Music, attiva da ormai 16 anni presso il Milestone.
Si presenteranno:
- “Young Guns” e “Saxophone Session” diretti da Andrea Zermani
- “Mingus Tribute” diretti da Gianni Azzali
- “Milestone Teachers Band”
- “Orchestra Laboratorio” diretta da Gianni Satta
I giovanissimi “Young Guns”, seguiti da Andrea Zermani, sono composti dagli studenti Mia Chiodaroli (voce), Ricky Bassani (chitarra), Giovanni Cogni -(basso), Marcello Bianchi (pianoforte e tastiera) e Francesco Zermani (batteria). Eseguiranno “Child’s Anthem” dei Toto, “Angels Like You” di Miley Cyrus, “Hotel California” degli Eagles, “Always” di Bon Jovi e “Cantalupe Island” di Herbie Hancock.
A seguire la numerosa “Orchestra Laboratorio” diretta da Gianni Satta, che vedrà schierati sul palco del Milestone ben 13 elementi, che eseguiranno “My Little Suede Shoes di Charlie Parker, “Jngle Bells” “Let is Snow! Let is Snow! Let is Snow!” di Jule Styne, “Low Down Slow Down Blues” di Paul Clark e “When I Fall in Love” di Victor Young.
Sul palco anche la “Milestone Teachers Band” composta da Debora Lombardo (voce), Silvio Piccioni (chitarra), Massimo Mazzoni (allievo di basso) e Roberto Lupo, che presenteranno “Sitting on the Dock of the Bay” di Otis Redding e “Time after time” di Cindy Lauper.
Sarà poi la volta dei “Mingus Tribute”, la classe di musica d’assieme gestita da Gianni Azzali che, dato il programma affrontato quest’anno, hanno preso il nome appunto di “Mingus Tribute”. Il gruppo è composto da Federica Cattaneo ed Elisabetta Lazzarini (voci), Franco Mainardi (tromba e flicorno), Stefano Solari e Gabriele Sturla (sax alti), Lorenzo Grazioli (pianoforte), Roberto Baggi (chitarra), Paolo Zucconi (basso) e Luigi Cornelli (batteria). Eseguiranno “Remember Rokefeller at Attica”, “Duke Ellington’s Sound of Love”, “Better Get Hit In Your Soul” (tutti di Charles Mingus) e “Mas Que Nada” di Sergio Mendes.
Chiuderà la serata la “Saxophone Section”, composta principalmente da sassofoni e diretta sempre da Andrea Zermani. Composta da Aldo Paradiso e Laura Materassi (contralti), Roberto Aroldi e Roberto Maroni (tenori) e lo stesso Andrea Zermani al sax baritono, suoneranno “Groove Blues”, “A Doll” e “Total Blues” tutti a firma di Jim Snidero. Ad accompagnare la sezione di sassofoni l’allievo di pianoforte Marco Cardella, Paolo Zucconi e Roberto Lupo.

MAX ROLFF TRIO
“Gershwin on air”
Domenica 18 dicembre 2022 ore 18:00
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Joost Swart pianoforte
Max Rolff contrabbasso
Antonio Fusco batteria
Ingresso libero con tessera Pc Jazz Club (è possibile tesserarsi all’ingresso)
(no prenotazioni)
Anche quest’ultimo concerto prima della pausa festiva del Milestone, il live club piacentino della grande musica dal vivo, rimane all’altezza di una stagione, questa sedicesima, che ha come minimo comun denominatore l’alto profilo delle proposte, che potrebbero tranquillamente prendere posto nei cartelloni dei festival più blasonati. Stavolta il repertorio si impernia attorno alla figura di George Gershwin, un compositore che non solo ha segnato la sua epoca, ma anche le successive ed è ancora in grado di parlare alle generazioni di oggi, sia tra gli interpreti che tra gli ascoltatori.
Per gli amanti del calcio, alle ore 16:00 in occasione della finale della Coppa del Mondo, il Milestone prima del concerto trasmetterà la partita su grande schermo.
Lo straordinario mondo musicale di George Gershwin affiora, coinvolge e travolge gli spettatori nel corso di questo concerto in cui il contrabbassista Massimiliano Rolff plasma in una scrittura contemporanea le canzoni, i musical, il Jazz e il sound orchestrale che hanno fatto della musica del grande compositore il pilastro su cui è edificato il ‘sound americano’. Il trio di cui Rolff è leader e che vede al suo fianco Joost Swart al pianoforte e Antonio Fusco alla batteria, porta in tour i brani incisi nell’album “Gershwin on Air – Porgy, Bess and beyond”, pubblicato dalla Challenge Records.. Il trio trova un’intesa sorprendente attraverso i momenti musicali salienti dell’opera “Porgy and Bess” (“Ain’t Necessarily So”, “Summertime”, “I Loves You Porgy”) e una serie a dir poco micidiale di meravigliose canzoni tutte a firma George and Ira Gershwin come “A Foggy Day”, “Embraceable You”, “But Not for Me”. La melodia resta l’indiscussa protagonista di questo concerto, in cui interplay, immaginifiche atmosfere, anima e swing si svelano, in un susseguirsi di vibranti improvvisazioni.
La musica di Massimiliano Rolff, fondata su una profonda conoscenza della tradizione jazzistica unita ad un gusto personale per la composizione, è diventata negli ultimi anni un punto di riferimento per molti amanti della musica jazz in Italia e in Europa. Negli ultimi anni ha suonato nei più rinomati jazz club, festival, teatri, programmi televisivi, ambasciate e istituti di cultura in Italia, in molti paesi dell’Europa e del mondo con moltissimi musicisti quali Steve Grossman, Scott Hamilton ed Eliot Zigmund, solo per citarne alcuni. Dal 2006 ha pubblicato otto album da leader, compositore e arrangiatore ricevendo premi, riconoscimenti e recensioni di critica a livello internazionale, oltre ad aver partecipato alla registrazione di decine di album come sideman.
Joost Swart è senza dubbio uno dei pianisti più interessanti apparsi sulla scena olandese negli ultimi anni. Dopo aver girato intensamente i grandi palchi olandesi con Francien e aver suonato al North Sea Jazz Festival 5 volte, Joost si trasferisce successivamente a New York, dove per alcuni anni partecipa alla vibrante scena musicale della Grande Mela, alternando numerosi tour in Europa e Giappone.
Antonio Fusco è uno dei più interessanti e originali batteristi della scena jazz europea. Sempre attento e disponibile alle nuove tendenze del Jazz e della musica in generale, il suo stile ha origini nel Rock, Blues e Jazz, fino ad arrivare alla musica sperimentale d’avanguardia. Dopo un lungo periodo artistico nella città di Pechino, è attualmente impegnato in diverse formazioni del panorama jazzistico internazionale tra l’Europa e l’Asia.

JAM SESSION D’INIZIO ANNO
Domenica 1° gennaio 2023
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club 2023
(un quarto dell’importo raccolto con il tesseramento all’ingresso sarà devoluto a “L’albero di Joshua”)
A partire dalle ore 16:00 TOMBOLA E LOTTERIA A FAVORE DELL’ASSOCIAZIONE “L’ALBERO DI JOSHUA”
Alle 17:30 – JAM SESSION DI BUON ANNO!
Una Jam Session in amicizia (mancava da un po’ al Milestone!) sarà l’occasione di scambiarci gli auguri di uno splendido nuovo anno e di aiutare l’associazione “L’albero di Joshua” che sostiene il prezioso lavoro che il medico piacentino Dott.ssa Francesca Lipeti sta svolgendo da diversi anni ad Ilbissil, in Kenya.
Tanti saranno gli ospiti sul palco del Milestone in questo primo giorno del 2023, sia studenti che professionisti; non è esclusa la partecipazione di un ospite speciale!
La finalità è anche benefica, cioè raccogliere fondi a favore del lavoro della piacentina Francesca Lipeti, che da anni si prodiga al confine tra Kenya e Tanzania per aiutare donne e bambini di quelle zone dimenticate dal mondo.
Oltre ad una parte del tesseramento, il Piacenza Jazz Club intende devolvere alla causa:
– il ricavato della lotteria a premi (un biglietto € 3, due biglietti € 5, cinque biglietti € 10)
– il ricavato della tombolata (una cartella € 3, due cartelle € 5)
– € 1 per ogni consumazione fatta al bar (caffè o acqua esclusi)
Sarà inoltre presente un banchetto con in vendita gadget dell’associazione benefica.
Insomma, un bel modo, solidale e generoso per iniziare bene il nuovo anno e per aiutare anche chi è distante e meno fortunato di noi a passarne uno migliore.
Vi aspettiamo!
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Francesca Lipeti, medico piacentino, specializzato in Medicina tropicale a Liverpool (Gran Bretagna), dal 1994 si adopera con tenacia e laica vocazione per l’aiuto e la condivisione dei grandi problemi del popolo Maasai.
Sino ad ottobre 2014 ha gestito il presidio sanitario di Lengesim, sperduto villaggio nella Savana sud-occidentale, a cinque ore di auto da Nairobi (Kenya).
Un impegno che, nel 2004, le è valso il premio per la Pace della Provincia di Piacenza “Livia Cagnani”, nel 2006 “L’angil dal Dom”, assegnato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano ai piacentini che si sono distinti per la loro opera meritoria fuori dall’Italia. Il 17 ottobre 2009 le è stato attribuito il premio “Cuore Amico” dell’Associazione di Brescia “Cuore Amico Fraternità Onlus”, un Nobel per i missionari italiani nel mondo.
La Dr.ssa Lipeti dal febbraio 2015 si è trasferita a Ilbissil, una cittadina situata sempre in Kenya, al confine con la Tanzania, per portare qui non solo la sua attività di medico missionario, ma anche per promuovere iniziative sociali ed umanitarie a beneficio in particolare di donne, ragazze e bambini.

MARCO PACASSONI TRIO
“Life Tour”
Sabato 7 gennaio 2023 ore 21:30
Milestone (via Emilia Parmense, 57 – Piacenza)
Marco Pacassoni vibrafono e marimba
Lorenzo De Angeli basso
Stefano Manoni batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o ANSPI
(no prenotazioni)
Dopo i successi dei concerti tenuti in Cina, Giappone, Australia e Stati Uniti, continua con sempre maggiore vigore l’attività internazionale del vibrafonista, percussionista e compositore marchigiano Marco Pacassoni.
Quello di Marco è un percorso musicale molto importante. Dopo gli studi in Italia, si laurea alla prestigiosa Berklee College of Music di Boston, per poi rientrare e iniziare una brillante carriera di vibrafonista, collaborando con diversi musicisti e, spesso, con jazzisti d’oltreoceano. Marco Pacassoni è particolarmente legato a Piacenza, in quanto vincitore della prima edizione del Concorso Bettinardi nel 2004, quando si esibì allo Spazio Rotative accompagnato anche dal “padrino” della serata, il compianto chitarrista Garrison Fewell. Da lì in poi, anche grazie alla vincita del premio a Piacenza, Pacassoni ha inanellato diversi successi, sia in club che in prestigiosi festival italiani ed europei. Ha realizzato tre album a suo nome, di sole composizioni sue: “Finally”, “Happiness” e “Grazie”. È poi seguìto un riuscitissimo omaggio alla musica di Frank Zappa e Ruth Underwood, un CD intitolato “Frank & Ruth”.
Uscito di recente il nuovo disco “Life”, che sta riscuotendo un grandissimo successo in tutto il mondo; registrato a New York nientemeno che con le stelle internazionali di John Patitucci e Antonio Sanchez.
Grande attesa quindi per questo suo ritorno a Piacenza.

Il 16° COMPLEANNO DEL MILESTONE!
Sabato 14 gennaio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
SUGARPIE AND THE CANDYMEN
Something’s Cookin’
Lara Ferrari voce
Jacopo Delfini chitarra e voce
Renato Podestà chitarra e voce
Alessandro Cassani contrabbasso
Roberto Lupo batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club 2023
Sono passati 16 anni dalle prime note risuonate al Milestone di Piacenza. Era il 12 gennaio 2007 quando il pianista Danilo Rea in piano solo offriva il suo piano-solo ad un pubblico di invitati speciali; il giorno seguente fu il quintetto di Tullio De Piscopo ad inaugurare ufficialmente il live club di via Emilia Parmense 27 con un doppio set per far entrare quante più persone possibili.
Tantissimi i concerti e i musicisti che hanno calcato uno dei palchi più conosciuti d’Italia, sarebbe impossibile nominarli tutti.
Sabato 14 gennaio alle ore 21:30 festeggeremo i primi sedici anni di concerti con un gruppo formidabile di amici e grandi musicisti: Sugarpie and the Candymen!
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Il gruppo nasce nel 2008, dall’incontro di cinque musicisti di Piacenza e Cremona che uniscono la loro comune passione per Swing, Gipsy-Jazz, Blues, Soul, Pop e le armonie vocali, per dar vita ad una band la cui la sfida è sposare in modo originale tutti questi generi musicali. Da subito il gruppo diventa il loro impegno a tempo pieno e comincia un’attività live intensissima, con centinaia di concerti nei principali jazz club e festival in Italia ed Europa (da citare diversi anni a “Umbria Jazz” e “Ascona Jazz”). Dapprima vengono elaborati e consolidati sia il particolare sound del gruppo, sia il repertorio: il loro caleidoscopio musicale vede affiancati i Led Zeppelin a Django Reinhardt, i Beatles a Bessie Smith, Van Halen a Benny Goodman, i Guns & Roses a Ray Charles, i Queen a Peggy Lee, e moltissimi altri, vincendo la sfida che il gruppo si era prefissata, ma dal 2010 la band continua la sua evoluzione e propone anche brani originali, in italiano e in inglese, nel proprio stile.
“Sugarpie and the Candymen”, del 2009, è il primo disco uscito, a cui seguiranno “Swing’n’Roll” nel 2011, “Waiting for the one” nel 2014, “Let It Swing” (2015), “Cotton Candy Club” del 2017, “Sweet Classic” (2019) e l’ultimo uscito (il settimo!) “Something’s Cookin’ “, un’ulteriore svolta musicale, questa volta esplorando in più profondità i mondi del Gospel, del Soul e del Blues Elettrico, che verrà presentato il 14 gennaio al Milestone in occasione del compleanno del locale.
Immaginatevi una jam session tra Duke Ellington e Prince, o i Beatles con Django Reinhardt alla chitarra, o Louis Armstrong che suona con Beyonce: è un buon punto di partenza per immaginarvi Sugarpie and the Candymen. Dopo quindici anni insieme e più di mille concerti sui palchi da Berlino a Dubai, da Parigi a New Orleans e collaborazioni prestigiose come quella con Renzo Arbore, la band piacentino-cremonese continua a sfuggire alle definizioni e a mescolare le sue eclettiche influenze in un mix irresistibile.

Sabato 21 gennaio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
IGOR CAIAZZA QUARTET feat. Nico Gori
People
Nico Gori clarinetto
Claudio Filippini pianoforte
Tommaso Scannapieco contrabbasso
Igor Caiazza batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club 2023
Ogni musicista viene ispirato da qualcosa quando scrive. Il disco “People”, che il quartetto di Caiazza proporrà al Milestone, è dedicato alle persone, in particolare ai rapporti umani, a quanto la presenza o meno di un essere umano condizioni la vita di ognuno di noi e quanto sia importante non solo per il nostro umore, per la nostra serenità, per i nostri sentimenti, ma anche per le nostre ispirazioni. Quando siamo in un luogo, bello o brutto che sia, la compagnia è fondamentale e potrebbe cambiare totalmente la nostra percezione del luogo e delle cose.
Venendo da un percorso “classico”, il percussionista Igor Caiazza ha iniziato a suonare jazz proprio per scegliere le persone con cui condividere la musica, cosa che in un’orchestra sinfonica, per forza di cose, non riesce a fare. Motivo per cui, ogni volta che registra un disco, che si approccia ad un progetto musicale, ritiene fondamentale avere innanzitutto amici e “luoghi amici”, dove registrarlo e, se possibile, dove presentarlo dal vivo.
Forte la complicità “live” con il clarinettista Nico Gori; per niente scontato il feeling con il pianista abruzzese Claudio Filippini e con Marco De Tilla al contrabbasso.
Con questo ensemble la registrazione del disco e le performance dal vivo si svolgono in perfetta armonia, senza ansie, senza fretta, senza stress.
In omaggio alla sua carriera operistica, Caiazza ha voluto inserire nel disco due brani di musica classica: “L’aria di Pamina”, tratta dall’Opera “Il Flauto Magico” di Mozart e l’Overture da “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky, brano che ha chiamato “Ouverture di Natale”, data l’esecuzione solita del balletto durante le feste natalizie.
Compositore e arrangiatore, percussionista classico e vibrafonista jazz, Igor Caiazza lavora dal 2008 al Teatro Alla Scala con un diritto di prelazione accordatagli dal Teatro. Dopo sei anni come Principale Percussionista della Mahler Chamber Orchestra (Claudio Abbado), attualmente Igor Caiazza è un Artista Indipendente, Endorser per Zildjian Cymbals e Yamaha Music Europe. Ha collaborato con la Philhamonia Orchestra di Londra, Orchestre de l’Opéra National de Paris, Orchestre National De France, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Wiener Symphoniker, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra della RAI di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona e Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. Ha suonato nei più prestigiosi Teatri del Mondo con Claudio Abbado, Pierre Boulez, Lorin Maazel, Daniel Barenboim, Zubin Mehta, George Pretre, Riccardo Muti, Valery Gergiev, e molti altri. Dal 2013 al 2016 Igor Caiazza è stato insegnante della Mahler Chamber Orchestra Academy a Barcellona, in Germania e in Australia.
Nel campo della musica jazz ha collaborato con Tullio De Piscopo, Julian Oliver Mazzariello, Alessandro Lanzoni, Mauro Ottolini, Gabriele Evangelista, Amedeo Ariano, Aldo Vigorito, Giovanni Amato, Alfonso Deidda, per citarne alcuni.
Sabato 28 gennaio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
GABRIELE COMPARE QUARTET
La bambina e il trapezista
Gianluca Zanello sax alto
Valerio Scrignoli chitarra
Gabriele Compare contrabbasso
Marco Falcon batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club 2023
Il contrabbassista piacentino (ora vive e lavora a Milano) Gabriele Compare ha mosso i suoi primi passi nel Jazz come chitarrista, per poi innamorarsi follemente del contrabbasso.
C’è della buona musica, tra le note dell’album d’esordio di Gabriele. Si tratta di una serie di composizioni che hanno il coraggio di mostrarsi per quello che sono, senza dissimulazioni intellettuali o, ancor peggio, sovra strutture rumoriste spesso vendute come avanguardia. È una musica che non ha fretta, che procede al di fuori di schemi geometrici convulsi, sfebbrata da ogni ansia performativa, che sa essere equamente effervescente o rarefatta a seconda dell’estro compositivo e dell’intenzione estemporanea dei musicisti. Il concerto procede con linearità e finalmente si riescono ad ascoltare brani che non sembrano sempre patchwork di colori diversi e casuali; non si trascura certo la componente melodica, anche se in questo caso non si ascolteranno brani languidi o che cerchino di catturare l’approvazione di un pubblico più disposto. I moduli sono rigorosi, le leziosità restano fuori dalla porta e i brani si susseguono dando l’impressione di grande professionalità e seria preparazione. Non siamo nell’ambito ambiguo di ciò che per comodità chiamiamo mainstream ma nemmeno in quei territori di confine in cui si perdono i contatti con la tradizione per allacciare nuovi legami, spesso tanto arditi da essere stravaganti.
Importante sottolineare è la serietà progettuale dell’album e, di conseguenza, di questo concerto di presentazione, il suo essere omogeneo, tangibile, una materia sonora che non svapora dopo un ascolto distratto ma che invece incuriosisce, intriga.

Domenica 29 gennaio 2023 ore 18:00
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
UNTOUCHABLE
Presentazione del CD con tutti gli ospiti
Ingresso € 5 (tessera facoltativa)

FINALE DELLA SEZIONE “A” (Solisti)
del Concorso Chicco Bettinardi per Nuovi Talenti del Jazz Italiano
Sabato 4 febbraio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club.
– SAVERIO ZURA (chitarra) di Porto Torres (SS)
Iniziano ufficialmente, con la prima finale del “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi per Giovani Talenti del Jazz Italiano” che si terrà sabato 4 febbraio al Milestone Live Club, i festeggiamenti per il ventennale del Piacenza Jazz Fest. Anche il Concorso, legato al festival fin dalla sua partenza, taglia con questa edizione il prestigioso traguardo dei vent’anni di attività. I ringraziamenti di questo felice traguardo vanno in primo luogo alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno convinto oltre che costante e, in specie per il concorso, al contributo di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
La prima finale è dedicata alla categoria dei Solisti che si esibiranno accompagnati da una ritmica d’eccezione, composta da Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. I tre grandi musicisti sono anche tre componenti della giuria di esperti – musicisti, giornalisti e musicologi – presieduta da Zanchi e composta inoltre da Fabio Bianchi (quotidiano “Libertà), dall’esperto Jody Borea, da Luca Conti (direttore della rivista “Musica Jazz”) e dal critico musicale Giancarlo Spezia. La giuria si è occupata in un primo momento della selezione delle numerose demo inviate dai partecipanti ed è ora chiamata quindi a valutare le esecuzioni dal vivo dei finalisti prescelti.
Le esibizioni inizieranno alle ore 21:30 (ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi, che è anche possibile ottenere sul posto) ma già dalle 20:45 sarà possibile accedere al locale.
I finalisti di questa ventesima edizione sono tutti accomunati dalla giovane età – uno dei requisiti per accedere al concorso è di avere meno di 30 anni – e dall’essere dei veri talenti nel loro strumento. Come sempre sarà compito arduo per la giuria riuscire a individuare il solista più meritevole, soprattutto visto il livello sempre più elevato di bravura tecnica dei concorrenti.
Diversi i premi in palio. Al secondo classificato andranno 600 euro mentre al primo 1.200 euro oltre all’ingaggio nell’edizione del Piacenza Jazz Fest dell’anno prossimo (quindi il vincitore di quest’anno comparirà nel cartellone del 2024). Oltre a quelli della giuria tecnica è prevista anche la consegna di una targa di gradimento che verrà assegnata dal pubblico presente sulla base delle votazioni registrate direttamente alla fine delle esibizioni al Milestone.
Cinque i finalisti che si alterneranno sul palco. In rigoroso ordine alfabetico sono: il chitarrista Francesco Felice Cassano, da Bitonto, in provincia di Bari; il trombettista Paolo Petrecca da Larino, in provincia di Campobasso; il flautista e sax-tenorista Matteo Diego Scarcella da Villa S. Giovanni, in provincia di Reggio Calabria; il contraltista Lorenzo Simoni da Gragnano, in provincia di Lucca e il chitarrista Saverio Zura da Porto Torres, in provincia di Sassari.
Francesco Felice Cassano sarà il primo a salire sul palco ed eseguirà un brano di sua composizione dal titolo “The Way To The Ethereal” insieme a due standard: “Inner urge”, della metà degli Anni Sessanta del sassofonista Joe Henderson che dà il titolo all’album omonimo e la ballad “Soul Eyes” del pianista Mal Waldron.
Lorenzo Simoni col sax alto si produrrà nella sua versione di “My Ideal” del compositore Richard Whiting, canzone incisa per la prima volta nel 1930 che ha conosciuto particolare fortuna, tanto da essere in seguito riproposta anche da Frank Sinatra, un classico come “Stablemates” del sassofonista Benny Golson e “Cyclic Episode” del sassofonista Sam Rivers.
L’altro finalista alla chitarra, Saverio Zura, presenterà tre brani composti da altrettanti sassofonisti: “Central Park West” di John Coltrane, “Airegin” di Sonny Rollins e nuovamente “Stablemates” di Benny Golson.
Il trombettista Paolo Petrecca ha scelto per la sua esibizione “Without A Song” di Vincent Youmans, “Skylark” una delle più famose ballad della coppia d’assi Mercer – Carmichael, indimenticabile la versione cantata da Ella Fitzgerald ma interpretata da tutti i più grandi jazzisti di ogni epoca e, anche per lui, “Inner urge” di Joe Henderson.
Per ultimo suonerà il flautista e sax tenorista Matteo Diego Scarcella che farà ascoltare una sua composizione dal titolo “Red”, oltre a un’altra “Stablemates” sempre di Golson e “Lover man” di Davis-Ramirez-Sherman.

Domenica 5 febbraio 2023 ore 18:00
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Dulbecco – Ceccarelli – Maiore – Orlandi
VOICES
Andrea Dulbecco vibrafono
Giovanni Ceccarelli pianoforte
Salvatore Maiore contrabbasso
Paolo Orlandi batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club (ottenibile anche all’ingresso).
Il gruppo è composto da Andrea Dulbecco, vibrafonista di livello internazionale, attivo nell’ambito del jazz e della musica contemporanea, Giovanni Ceccarelli pianista e produttore stimato, nominato al Grammy. Il contrabbassista è Salvatore Maiore, musicista che ha registrato più di 50 album per svariate etichette inclusa la leggendaria ECM. Alla batteria Paolo Orlandi, cresciuto musicalmente tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha collaborato con musicisti tra i più conosciuti nel Jazz.
Il progetto “Voices” riunisce quattro affermati musicisti italiani in un ensemble votato alla musica originale. Le voci dei componenti si fondono dando origine a un suono ricco di varietà timbrica e di dinamiche. Dal Jazz più puro, passando per la canzone, le influenze brasiliane, fino ad arrivare alla musica contemporanea, “Voices” propone un repertorio di largo respiro, dove l’ascolto reciproco si pone al centro dell’esecuzione.

FINALE DELLA SEZIONE “B” (Gruppi)
del Concorso Chicco Bettinardi per Nuovi Talenti del Jazz Italiano
Sabato 11 febbraio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club.
Su 35 candidature pervenute da tutta Italia ecco (in ordine alfabetico) i 4 gruppi prescelti:
LUCARIELLO-VERRILLO 5ET (Padova)
Sean Lucariello (tromba)
Lorenzo De Luca (sax tenore)
Enrico Poletto (pianoforte)
Alberto Zuanon (contrabbasso)
Massimo Verrillo (batteria)
NDOVU (Verona)
Martina Ghibellini (voce)
Dario Ponara (vibrafono)
Luca Scardovelli (chitarra)
Silvano Martinelli (batteria)
NUGARA TRIO (Biella)
Francesco Negri (pianoforte)
Viden Spassov Spassov (contrabbasso)
Francesco Parsi (batteria)
VARK3S (Catania)
Andrea Iurianello (sax alto e baritono)
Fabio Tiralongo (sax tenore e flauto)
Carlo Alberto Proto (chitarra)
Riccardo Grosso (contrabbasso)
Andrea Carmelo Liotta (batteria)
Succede assai sovente che la finale dedicata alla categoria dei Gruppi precostituiti, quest’anno in programma sabato 11 febbraio al Milestone Live Club, sia la più interessante del Concorso Bettinardi per giovani talenti del jazz italiano. Senza nulla togliere alle altre, ugualmente di alto livello grazie alle capacità dei finalisti che spesso stupiscono le stesse giurie, i gruppi hanno una marcia in più. Nella dimensione dell’ensemble precostituito emergono in maniera più marcata le diverse personalità e quell’interplay che sono elementi fondamentali per chi vuole farsi strada nel mondo della musica. Sicuramente i partecipanti hanno le carte in regola, prova ne è che negli anni tanti di loro sono diventati dei professionisti affermati. Il Concorso Bettinardi è arrivato alla sua ventesima edizione grazie in particolare agli enti sostenitori di questa iniziativa, da sempre abbinata al Piacenza Jazz Fest, come la Fondazione di Piacenza e Vigevano e a Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
Le esibizioni inizieranno alle ore 21:30 (ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi, che è anche possibile ottenere sul posto, ma già dalle 20:45 sarà consentito accedere al locale.
I Gruppi finalisti, selezionati da una giuria tecnica sulla base delle demo inviate dagli iscritti – quest’anno una trentina – sono, in ordine di esibizione: gli Ndovu, un quartetto formato da una cantante, Martina Ghibellini, un vibrafono al posto del più tradizionale pianoforte, suonato da Dario Ponara, una chitarra, Luca Scardovelli e la batteria, Silvano Martinelli. A seguire saliranno sul palco i Nugara Trio, con Francesco Negri al pianoforte, Viden Spassov al contrabbasso e Francesco Parsi alla batteria. Terzi a esibirsi sarà il Lucariello-Verrillo 5et, un quintetto formato da sezione ritmica, Enrico Poletto al pianoforte, Alberto Zuanon al contrabbasso e Massimo Verrillo alla batteria, e una sezione fiati, Sean Lucariello alla tromba e Lorenzo De Luca al sax tenore. Ultimi, ma solo in ordine di apparizione, i Vark3S, un altro quintetto che vede due sassofonisti, Andrea Iuraniello al sax alto e baritono e Fabio Tiralongo al sax tenore ma anche al flauto, la chitarra di Carlo Alberto Proto, il contrabbasso di Riccardo Grosso e la batteria di Andrea Carmelo.
Ognuno di loro suonerà tre brani di cui due di loro composizione e uno standard in cui si spazierà da Miles Davis a Burt Bacharach, da Tadd Dameron, pianista e compositore conosciuto come “il romantico del movimento Bebop” a un altro simbolo del Bebop, il sassofonista Gigi Gryce.
Sulla base di queste esecuzioni si potrà esprimere la giuria di cui è presidente Tino Tracanna, composta da musicisti, giornalisti ed esperti di musica afroamericana completata inoltre da Jody Borea, Pietro Corvi (giornalista di “Libertà”), dal critici musicali Aldo Gianolio e Olivero Marchesi e da Paolo Menzani (testata online “PiacenzaSera”).
Al secondo gruppo classificato andranno 800 euro mentre al primo 1.600 euro oltre all’ingaggio nell’edizione del Piacenza Jazz Fest dell’anno prossimo. Oltre a quelli della giuria tecnica è prevista anche una targa di gradimento che verrà assegnata dal pubblico presente sulla base delle votazioni registrate direttamente alla fine delle esibizioni al Milestone.

FINALE DELLA SEZIONE “C” (Cantanti)
del Concorso Chicco Bettinardi per Nuovi Talenti del Jazz Italiano
Sabato 18 febbraio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club.
Su 20 candidature pervenute, la Giuria ha definito la rosa delle 5 che andranno in Finale al Milestone di Piacenza sabato 18 febbraio.
In ordine alfabetico:
RACHELE AMORE di Lentini (SR)
LICIA LAPENNA di Pomigliano d’Arco (NA)
CHIARA PROVVIDENZA di Modica (RG)
EMANUELE SCHIAVONE di Matera
CHIARA STROIA di Fondi (LT)
Sono solo cinque, sulle venti candidature pervenute in totale solo per la sezione cantanti, i finalisti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi”, per Giovani Talenti del Jazz Italiano, in onore di un socio fondatore del Piacenza Jazz Club prematuramente scomparso, che si terrà sabato 18 febbraio al Milestone Live Club per l’ultima categoria, quella dedicata appunto ai Cantanti. Si ricorda che quest’anno il concorso, legato al festival fin dalla sua partenza, è arrivato alla sua ventesima edizione, grazie al sostegno in primis della Fondazione di Piacenza e Vigevano, main sponsor della manifestazione, e di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
In rigoroso ordine alfabetico i finalisti in questa edizione numero venti in cui non si registra nessuno dal nord dell’Italia, sono: Rachele Amore di Lentini, in provincia di Siracusa; Licia Lapenna di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli; Chiara Provvidenza, di Modica, in provincia di Ragusa; Emanuele Pio Schiavone di Matera e Chiara Stroia di Fondi, in provincia di Latina.
I tre brani che ciascuno di loro ha scelto di cantare, accompagnati dal trio ritmico ribattezzato Trio Bettinardi – composto da Giovanni Guerretti al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria – permetteranno alla giuria tecnica di valutare, sulla base di numerosi parametri la loro qualità canora, definendo la classifica, non senza difficoltà visto l’alto livello complessivo di bravura. La giuria sarà presieduta dalla cantante e docente di canto Diana Torto, coadiuvata da Gianni Azzali, musicista e presidente del sodalizio piacentino, da Lorenza Cattadori, critica musicale, dalla cantante e docente Debora Lombardo e dal direttore di coro Andrea Zermani. Tre sono i premi in palio, quello al secondo classificato del valore di 600 euro e i due al primo, che consistono in 1.200 euro in denaro e un ingaggio nel Piacenza Jazz Fest del prossimo anno. Nel corso della serata viene assegnato anche un altro premio, quello del pubblico del Milestone, chiamato anch’esso ad esprimere le sue preferenze al termine delle esibizioni.
Si chiude così questa intensa fase così del concorso. Se ne parlerà nuovamente durante il Piacenza Jazz Fest 2023 la cui imminente partenza è fissata per il 4 di marzo. Difatti, prima dei concerti di alcuni tra i più noti big del panorama italiano, si esibiranno i vincitori delle varie categorie dello scorso anno.

Sabato 25 febbraio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
MAT TRIO
In front off
Marcello Alulli sax tenore
Francesco DIodati chitarra
Ermanno Baron batteria
Ingresso € 10 con tessera Piacenza Jazz Club.
Il MAT Allulli-Diodati-Baron Trio nato nel 2007, ha all’attivo tre dischi, “Hermanos” del 2011, “Musgo y Luna” e “MAT” (2014-2015) edito dal magazine JazzIt.
Il repertorio è composto da brani originali e intense reinterpretazioni di opere di grandi compositori tra cui Tom Waits, Giacomo Puccini, Villa-Lobos e altri. La musica del MAT si traduce in una fusione totale e senza confini tra jazz, neobop, funk, avanguardia e melodia mediterranea.
Tra le collaborazioni del trio, da segnalare quelle con Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu, Antonello Salis, Fabrizio Bosso, Norma Winstone e David Binney.
Al Milestone presenteranno il nuovo disco, “In front off” edito dalla Tuk Music di Paolo Fresu.
PIACENZA JAZZ CLUB COMPIE VENT’ANNI!!!!
Domenica 26 febbraio 2023 ore 17:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
LA JAM DEI VENT’ANNI
Ospiti speciali!
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club
“Vent’anni di Jazz”, così recita la tessera 2023, diventato lo slogan di quest’anno; un anno molto importante per l’associazione Piacenza Jazz Club.
Un’associazione no-profit che dal 2003 si prodiga a favore di uno dei più bei generi musicali del mondo, il Jazz, riconosciuto “Bene immateriale dell’Umanità” dall’Unesco.
Sta per iniziare la XX edizione del Piacenza Jazz Fest e domenica 26 febbraio, una settimana prima, il Milestone, il live club sede dell’associazione, chiama amici musicisti, studenti e soci ad un happening di musica, allegria, festa e auguri per questi nostri primi 20 anni.

Sabato 29 aprile 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
Erminio Cella
OPEN STYLE TRIO
Erminio Cella pianoforte
Michele Mazzoni contrabbasso
Vittorio Solinas batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club (ottenibile anche all’ingresso).
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Ecco un gradito rientro sul palco del Milestone del pianista Erminio Cella, che sicuramente molti di voi conosceranno e che avranno già avuto modo di apprezzare in passato nelle sue numerose apparizioni. Quasi tutto il repertorio della serata sarà incentrato su brani originali di sua composizione .
Sul palco ci saranno anche Michele Mazzoni al basso e Vittorio Solinas alla batteria per un inedito OPEN STYLE TRIO, formazione piacentina della quale si sentirà sicuramente parlare in futuro.
Diversi, i generi che caratterizzano il repertorio di questo nuovo trio del pianista lodigiano, dal Jazz Waltz alla Bossanova, dal Funk ad atmosfere più Lounge, ma la caratteristica principale è l’improvvisazione, mai fine a sé stessa, ma come introspezione guidata dal ritmo e dalla melodia che l’ha preceduta. Diverso anche l’approccio sonori, dall’acusticità del pianoforte alla creatività del Synth. Un trio aperto a influenza di ogni genere, si potrebbe difinire quasi “onnivoro”, che sforna con naturalezza buona musica, anche e soprattutto grazie alle istintive composizioni di Cella. Da ascoltare.

Sabato 29 aprile 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
MARIO ZARA QUARTET
“The Distance”
Mario Zara pianoforte
Tiziano Codoro tromba e flicorno
Marcello Testa contrabbasso
Nicola Stranieri batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club (ottenibile anche all’ingresso).
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“The Distance”, del nuovo quartetto del pianista Mario Zara, che sarà presentato al Milestone, è un album di jazz moderno di matrice europea con varie influenze, dalla musica classica al jazz contemporaneo, al senso della melodia più mediterraneo. Vuol rappresentare quella distanza immaginaria che ci separa da un momento più felice, collocato nel futuro che sembra non arrivare mai.
Le note di questo album nascono da quel senso di ricerca che si alterna a momenti inaspettati di quiete e silenzio, è la vita che attraversa il musicista e si trasforma in musica.
Mario Zara è un musicista di estrazione classica, ma si dedica fin da giovane allo studio della musica jazz, che in breve tempo lo porta a suonare nei più importanti festival italiani quali Umbria Jazz, Siena Jazz, Roccella Ionica, Piacenza Jazz Fest, Iseo Jazz e altri internazionali, come ad Amburgo e Città del Capo, collaborando con musicisti come Paolo Fresu, Claudio Fasoli, Fabrizio Bosso e molti altri.
Affianca all’attività concertistica quella di compositore, arrangiatore e didatta, ha infatti realizzato alcuni arrangiamenti e composizioni per programmi Rai, per il paroliere Mogol e ultimamente per il Film “Azzurro Valzer” del regista Novarese Vanni Vallino.
Ha all’attivo circa 40 incisioni discografiche, tra le quali tre a suo nome.

Sabato 6 maggio 2023 ore 21:30
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)
PIERO BASSINI TRIO ITALIANO
Piero Bassini pianoforte
Giorgio Muresu contrabbasso
Luca Mezzadri batteria
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club (ottenibile anche all’ingresso)
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Un felice ritorno, quello del pianista Piero Bassini, un pezzo importante della storia del jazz italiano che dopo alcuni anni ritorna nella programmazione del Milestone di Piacenza sabato 6 maggio alle ore 21:30 chiudendo di fatto la programmazione della stagione (ingresso con tessera Piacenza Jazz Club o ANSPI ottenibile anche all’ingresso). Bassini è un vero talento del nostro territorio e ha dato vita a stupende opere musicali. Milestone lo presenta con orgoglio nella sua sedicesima stagione con il “Trio Italiano” che vede sul palco Giorgio Muresu al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
Il “Piero Bassini Trio Italiano” si costituisce in occasione del festival “Aglio Jazz ‘97”, dove si esibisce a titolo gratuito per la costruzione della Casa Accoglienza La Pellegrina di Piacenza, con grande successo di pubblico e di raccolta fondi. Il sodalizio tra il maestro di Codogno, il sardo Giorgio Muresu, diplomato al “Vittadini” di Pavia e il piacentino Luca Mezzadri (laurea in percussioni e Musica Jazz al Conservatorio “Nicolini” di Piacenza) continua ininterrotta da oltre 25 anni, portandoli a suonare con grande interplay in tutta Italia. Basti citare il “Winter Festival” di San Severo (FG) o “JazzMi” a Milano, oltre ad innumerevoli jazz club e locali.
Pianista e compositore dal linguaggio esteticamente moderno e profondo conoscitore della tradizione, Piero Bassini è dotato di un tocco particolare e di una notevole tecnica e negli anni ha sviluppato una cifra personale che lo rende unico sia sul piano tecnico che su quello espressivo; caratteristiche riconosciute da più importanti critici come Arrigo Polillo a Franco Fayenz.
Nato nel 1953 a Codogno, dove risiede, Piero Bassini si è avvicinato alla musica molto giovane suonando prima la chitarra, poi l’organo e successivamente il pianoforte. Ha iniziato l’attività professionale in gruppi di musica leggera all’età di 16 anni e successivamente in un gruppo di rock progressivo, il “Rockys Fili”, che si esibiva come supporter degli Area negli anni ’70. Dopo il servizio militare ed aver approfondito la tecnica del pianoforte con insegnanti privati, il suo esordio professionale arriva nel ‘76 al festival delle nuove tendenze organizzato alla Statale di Milano. Qui la sua musica, rapisce letteralmente il discografico Sergio Veschi, ex patron della Red Records, che lo porta in studio per registrare il suo primo disco di piano solo: “Tonalità”. Poco dopo, a soli 26 anni, è sul palco di Umbria Jazz dove apre il concerto del pianista americano McCoy Tyner. Non sarà l’unica star con la quale dividerà il palco. Due anni più tardi, al Vigorelli di Milano, Bassini è open act del concerto di Charles Mingus. Negli anni Ottanta fonda l’Open Jazz Trio con Attilio Zanchi al contrabbasso e Giampiero Prina alla batteria. Il trio guidato da Bassini accompagnerà dal vivo e soprattutto in studio il sassofonista americano Bobby Watson, sax alto cresciuto sotto l’ala protettiva dei Jazz Messenger di Art Blakey. Con il sassofonista americano incide tre dischi tra i quali “Appointment in Milan” che viene premiato dal Sunday Times come migliore disco dell’anno. Ma per poter entrare appieno nell’universo musicale di Bassini bisogna attendere i successivi “Nostalgia”, “Lush Life”, “Another Dream” e soprattutto “Intensity”, dove il suo approccio musicale diventa tutt’uno con la sua immensa poetica e sensibilità.
Citiamo ancora, per a Splasc(h), “1.T.6.V”, il grande piano solo “Lost&Found” e l’ultimo “Live in Iseo” in trio con Mauro Sereno e Massimo Manzi. Dischi di grande intimità estetica che fondono la verticalità del pianismo di Bill Evans con l’approccio afroamericano di Bud Powell. È proprio questo suo approccio alla metrica musicale a rendere particolarmente intensi i dischi suonati sia con Watson, ma anche con il percussionista argentino Louis Agudo (“In The Shadows”).
Insomma “un grande talento naturale”, per dirla con le parole di Gian Mario Maletto, una carriera costellata da grandi soddisfazioni e alcuni periodi di silenzio, ma Bassini ha ancora tanto da raccontare.