CIAO MAESTRO!
La Sugar Kitty Band ricorda Giuseppe Parmigiani

Sabato 4 marzo 2023 ore 21:15
Spazio Rotative (via Benedettine, 66 – Piacenza)

Gilberto Tarocco e Sergio Piva sax alto
Andres Villani e Andrea Zermani sax tenore
Giuliano Cerioli sax baritono

Andrea Tofanelli 1ª tromba aggiunta
Gianni Satta 1ª + 5ª tromba
Mauro Ferrari, Mauro Pilla e Carlo Rossetti trombe
Andrea Andreoli 1° trombone
Enrico Fornasari e Silvio Malinverno tromboni
Federico Cumar trombone basso
Stefano Caniato pianoforte
Alex Carreri basso e contrabbasso
Fabio Villaggi batteria

Direzione: Gianni Azzali

Interi € 22 – Ridotti € 18

Prevendita online: vivaticket.it

Concerto fuori abbonamento

A poco meno di un anno dalla scomparsa del Maestro Giuseppe Parmigiani, che accadde il 21 marzo 2022, il Piacenza Jazz Club intende omaggiare la sua figura di musicista, ricostituendo la sua amata big band in occasione del concerto inaugurale dei vent’anni del festival.

La Sugar Kitty Band, come lui la chiamò nell’ormai lontano 1982, restò attiva a fasi alterne fino al 2015, quando si esibì a Palazzo Farnese nel concerto “Verdi’n Blue”, basato sulle più belle arie verdiane arrangiate per orchestra jazz dello stesso Parmigiani; per l’occasione la big band si presentò aggiungendo un’intera orchestra d’archi.

Oltre che valente clarinettista, sassofonista e polistrumentista (suonava egregiamente il flauto traverso e numerosi flauti in legno, destreggiandosi abilmente anche alla chitarra classica, pianoforte, fino all’ocarina!) Giuseppe Parmigiani eccelleva nella figura di arrangiatore. I suoi lavori in questo senso sono centinaia e centinaia, la sua vera passione. Dalla big band (la sua preferita) ai duo, trio, quartetti dall’organico più svariato, fino a un brano arrangiato per sette ocarine! Come compositore lascia molti brani, di vari generi, dal jazz alla musica popolare, dalla canzone a brani scritti per il teatro; scrisse addirittura un’opera, “Margherita d’Austria”, purtroppo mai eseguita.

La Sugar Kitty Band ha realizzato negli anni alcuni progetti discografici, tutti nati dalla penna di Parmigiani, come “T’al dig in Jazz – from Piacenza with love” attingendo al repertorio popolare piacentino, “Classic in Jazz” dal repertorio classico e, appunto, “Verdi’n Blue”. Parmigiani è stato eccellente strumentista e arrangiatore, ma molte sono anche le sue composizioni. Il concerto-dedica che il Jazz Fest ha prodotto, vuole essere un sunto di questa produzione.

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Dal 1975 al 2013 Giuseppe Parmigiani è stato docente di clarinetto al Conservatorio Nicolini, dove aveva compiuto i suoi studi. Tra le figure più significative della scena jazz italiana, iniziò da ragazzino a suonare nella banda, iscrivendosi poi a clarinetto al Nicolini, dove si è diplomato nel 1967. Lì, ha poi seguito il corso di composizione, studiando, tra gli altri, con il maestro Marcello Abbado. All’inizio degli Anni Settanta, Parmigiani ha eseguito nell’orchestra del Piccolo Teatro “L’opera da tre soldi” con Milva e Modugno diretti da Strehler. Nel 1975 ha composto molti brani per il quintetto di Luciano Biasutti, con il quale ha inciso l’album “Blue bone”. Ha suonato nella big band della Rai di Milano, collaborando con Gigi Cichellero e con la big band del Capolinea diretta da Attilio Donadio e Tullio De Piscopo. Ha registrato album con Astor Piazzolla, Don Sebesky e Gino Paoli e compiuto tournée con Gigliola Cinquetti in Giappone e in Corea. Negli Anni Ottanta finalmente Parmigiani ha coronato il suo sogno: una big band di ragazzi, la Sugar Kitty Band, dalla quale sono usciti molti attuali talenti. Non si contano le collaborazioni e i concerti che Parmigiani ha realizzato dagli Anni Novanta al Duemila: dal Cd “SaxEnsemble” per quartetto di saxofoni, agli arrangiamenti per il tour mondiale di Andrea Bocelli. Ha suonato in varie formazioni, tra cui Musica Insieme Cremona (collaborando con Kathy Berberian), Carme di Milano e le orchestre: Sinfonica Rai, Toscanini, Haydn e Arena di Verona. Lo ricordiamo nei gruppi Birdland e Nuovarmonia, in duo con l’arpista Ester Gattoni e in altre interessanti formazioni.

POSTI ESAURITI

CLAUDIO FASOLI SAMADHI QUARTET

ALDO DAVIDE DI CATERINO TRIO

doppio set

Sabato 11 marzo 2023 ore 21:15
Milestone (via Emilia Parmense, 27)

Interi € 22 – Ridotti € 18

Prevendita online: vivaticket.it

Concerto incluso anche in abbonamento

CLAUDIO FASOLI SAMADHI QUARTET
Claudio Fasoli
sax tenore e soprano
Michelangelo Decorato pianoforte
Andrea Lamacchia contrabbasso
Marco Zanoli batteria

Il sassofonista e compositore Claudio Fasoli da decenni è tra le figure centrali del jazz europeo. Sin dagli esordi negli Anni Settanta con lo storico gruppo dei Perigeo e, a seguire, con i numerosi progetti di cui è stato leader e animatore, si è ritagliato un posto sul podio degli innovatori. In veste di bandleader Fasoli ha sempre privilegiato le collaborazioni virtuose con musicisti europei e americani che ne condividessero lo spirito. Una bella occasione per apprezzare la sua grandezza è il Quartetto Samadhi, formazione con cui da diversi anni il musicista prosegue la sua ricerca compositiva, caratterizzata da complesse architetture armoniche e al contempo da un sound coinvolgente e suggestive melodie. Se l’organico può apparire a prima vista tradizionale, il classico quartetto sax, pianoforte, contrabbasso e batteria, all’ascolto diventa immediatamente chiaro che si tratta di musica profondamente imprevedibile per sviluppi tematici e improvvisativi, con una forte impronta stilistica personale e riconoscibile. Il repertorio si basa tutto su recenti composizioni del leader che, tramite la sua musica, desidera comunicare un’ampia gamma di emozioni, coinvolgenti e vibranti. Ciò che anima il gruppo è una visione musicale allineata a spirito di freschezza e di ricerca.

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ALDO DAVIDE DI CATERINO TRIO
Aldo Davide Di Caterino flauto (vincitore Sez. “A” del Concorso Bettinardi 2022)
Nando Di Modugno chitarra
Dario Deidda basso

Aldo Davide Di Caterino, vincitore 2022 nella sezione solisti del Concorso Bettinardi, porta al festival un progetto inedito, un trio dal forte sapore etno-jazz che vede al basso un ospite d’eccezione: il bassista Dario Deidda. A completare l’interessante formazione è l’estro acustico della chitarra di Nando di Modugno. Compaiono in scaletta brani originali e nuovi arrangiamenti del virtuoso flautista barese.

MICHEL PORTAL QUINTET
“MP85”

Sabato 18 marzo 2023 ore 21:15
Sala degli Arazzi presso Galleria Alberoni (via Emilia Parmense, 77 – Piacenza)

Michel Portal clarinetto basso – sax soprano
Samuel Blaser trombone
Bojan Z. pianoforte
Bruno Chevillon contrabbasso
Stephane Galland batteria

Interi € 22 – Ridotti € 18

Prevendita online: vivaticket.it

Concerto incluso anche in abbonamento

A 87 anni, da gigante incontrastato della scena jazz europea e spirito sempre libero qual è, con quest’ulteriore prova d’autore, Michel Portal si libera una volta per tutte da uno stile o da un genere che tentino di etichettarlo o definirlo. Il programma del concerto ruoterà attorno alla sua opera “MP85”, che è anche un album uscito nel 2021 per l’etichetta Label Bleu, che porta il riferimento nel titolo all’età del suo autore.
A dispetto degli anni che passano, ci troviamo davanti a un altro disco gioioso e iconoclasta in cui Portal propone l’esatto opposto dell’opera che ci si potrebbe aspettare da lui a questo punto della sua carriera. Sull’onda della fragorosa energia che gli ha donato questa nuova band, che mescola piacevolmente generazioni e tradizioni musicali diverse, Michel Portal è ben lontano dallo scrivere con cura quello che si potrebbe definire il lascito testamentario di una vita dedicata anima e corpo alla musica per i posteri. Al contrario, continua la sua ricerca esistenziale e artistica, che lo muove e lo fa suonare e divertirsi da più di sessant’anni.
Deliziosamente impossibile da qualificare – lirica, virtuosa, spontanea e sofisticata – questa musica del qui e ora è assolutamente libera, si distacca definitivamente da qualsiasi nozione di avanguardia e classicismo, e parte ancora una volta per la tangente, dimostrando un’irresistibile irriverenza giovanile.

POSTI ESAURITI

ENRICO RAVA e FRED HERSCH
“The Song Is You”

Sabato 25 marzo 2023 ore 21:15
Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (via Emilia Parmense, 77 – Piacenza)

Enrico Rava tromba e flicorno
Fred Hersch pianoforte

Interi € 22 (posti esauriti)
Ridotti € 18
(posti esauriti)
Prevendita on line:
esaurita

Concerto incluso anche in abbonamento

Quello che si terrà alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni sarà un incontro intenso e imperdibile tra due poeti del Jazz, due storie musicali che finalmente si incrociano, unendo le loro esperienze in un dialogo dai risultati sorprendenti che promette di regalare emozioni indimenticabili. Enrico Rava, tromba, e Fred Hersch, pianoforte, pur con storie diverse alle spalle, sono accomunati da un’analoga visione musicale e producono un linguaggio in cui si confondono tradizione e innovazione, lirismo ed energia, jazz e classica. Le loro esibizioni si basano su un’intesa che mantiene il fascino dell’imprevisto, lo studio reciproco, la ricerca di terreni comuni, l’intreccio di estetiche e generazioni.

Enrico Rava è tra i musicisti europei più apprezzati nel mondo, senza dubbio il jazzista del nostro Paese più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Passato attraverso le diverse fasi dell’evoluzione del genere sempre da protagonista, la sua biografia è un pilastro della storia del jazz italiano. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Rava, oltre ad aver collaborato con il Gotha del jazz mondiale, da diversi anni svolge anche un fondamentale ruolo di talent scout, grazie al quale molti giovani musicisti hanno potuto ottenere un’adeguata attenzione e riconoscimento.

Fred Hersch è uno straordinario pianista, una forza creativa pervasivamente influente che ha plasmato il corso della musica per oltre trent’anni come improvvisatore, compositore, educatore, direttore di band, collaboratore e artista discografico. È stato proclamato “il pianista più innovativo nel jazz degli ultimi dieci anni” da Vanity Fair, <<un’elegante forza di invenzione musicale>> da The L. A. Times e <<una leggenda vivente>> da The New Yorker. Un autentico battitore libero, un pianista di straordinaria personalità che si è tracciato la sua strada e la percorre senza cedere a mode e tendenze di successo: è la musica che parla per lui.

Insieme i due suoneranno brani di repertorio, che però non soffrono certo di passatismi e manierismi, ma rendono perfettamente la magia di un tempo sospeso e ricreato attraverso una musica che parla a tutti di emozioni e sentimenti. “The song is you” (album di recentissima uscita per ECM) è frutto della intensa e proficua collaborazione di questi due giganti, iniziata con alcuni concerti l’anno scorso.

GIANNI AZZALI SOLO
“Peke Yaco”

Mercoledì 29 marzo 2023 ore 21::5
Basilica di San Savino (via G. Alberoni, 35 – Piacenza)

Gianni Azzali sax soprano, flauti ed elettronica

Ingresso ad offerta per “L’albero di Joshua”

Come si suol dire “c’è sempre una prima volta” e per Gianni Azzali, direttore artistico del festival, è in effetti la prima volta. Non solo la prima dove si ritaglia uno spazio musicale da protagonista, ma addirittura la prima in cui si esibisce in assoluta solitudine. Il contesto è stato galeotto, l’antica basilica di San Savino, le sue antiche mura, la sacralità del luogo che negli anni scorsi ha ospitato concerti simili, lo ha decisamente catturato e invogliato a mettersi in gioco in una situazione non certo usuale. Azzali, sassofonista e flautista di lunga data, si presenterà quindi in solo, con i suoi flauti, il sax soprano, un pizzico di effetti elettronici e tanta creatività che, insieme al gusto per il rischio, certamente non gli sono mai mancati.

Il concerto avrà inoltre lo scopo di raccogliere offerte a favore dell’associazione “L’albero di Joshua” – a cui Azzali è molto legato – che sostiene le attività in Kenia del medico piacentino Francesca Lipeti. Motivo per il quale il musicista ha voluto intitolare la performance “Peke yako”, che in lingua Swahili significa “da solo”.

POSTI ESAURITI

UMBERTO PETRIN TRIO

DONATELLA MONTINARO QUINTET

doppio set

Sabato 1 aprile 2023 ore 21::5
Milestone Live Club (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)

Interi € 22 – Ridotti € 18 (posti esauriti)

Prevendita online: esaurita

Concerto incluso anche in abbonamento

UMBERTO PETRIN TRIO
“Everybody Dance”

Umberto Petrin
pianoforte
Danilo Gallo contrabbasso
Ferdinando Faraò batteria

Un progetto musicale nuovo e decisamente diverso da quelli a cui Umberto Petrin ci ha abituato nella sua carriera, ma non per questo meno interessante. Siate pronti a sorprendervi davanti a “Everybody Dance”, un omaggio alla storica band degli Chic, icona della disco music degli Anni Settanta. La Dance, soprattutto quella più influenzata dal funky, ha caratterizzato in maniera significativa un periodo significativo della crescita personale di Petrin. Gli Chic in particolare, considerati da sempre i più geniali ed eclettici, sempre ricercati, ma al contempo capaci di trascinare tutte le persone in pista, rappresentano il meglio di quella fase e di quella cultura musicale. Il risultato è un mix strepitoso: una rielaborazione in chiave jazz di quella musica che suonava così nuova, lontana da tutti gli stereotipi. I pezzi più famosi, così rielaborati e contaminati da jazz e soul, diventano originali, oltre che più incisivi che mai. Al repertorio andranno ad aggiungersi anche brani dello stesso Petrin, incluso un tributo a David Bowie.

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DONATELLA MONTINARO QUINTET
Donatella Montinaro voce (vincitrice Sez. “C” Concorso Bettinardi 2022)
Gabriel Marciano sax
Domenico Sanna pianoforte
Giulio Scianatico contrabbasso
Cesare Mangiocavallo batteria

Dopo la vittoria dello scorso anno nella categoria Cantanti che le ha fornito motivazione e stimoli, Donatella Montinaro torna al Piacenza Jazz Fest con tanti nuovi progetti, tra cui spicca il suo album di debutto sotto la direzione artistica dell’affermato contrabbassista americano Joe Sanders in uscita a febbraio. Nel corso della serata la cantante proporrà un repertorio inedito composto da brani di sua composizione e arrangiamenti originali creando un “sound” ibrido impregnato di svariate influenze e accompagnata dai suoi musicisti più fidati, gli stessi con i quali ha registrato il disco.

MIKE STERN BAND
featuring: Dennis Chambers, Leni Stern, Chris Minh Doky & Bob Franceschini

Giovedì 6 aprile 2023 ore 21:15
Teatro President (via Manfredi, 30 – Piacenza)

Mike Stern chitarra
Leni Stern chitarra, n’goni e voce
Bob Franceschini sax
Chris Minh Doky basso
Dennis Chambers batteria

Interi € 22
Ridotti € 18
Prevendita on line: (POSTI ESAURITI)

Concerto incluso anche in abbonamento

Il programma del concerto sarà un viaggio musicale attraverso la sterminata discografia di Mike Stern, considerato una delle figure di primo piano nella storia chitarristica moderna che, con cinque nomination ai Grammy Awards, ha lasciato a bocca aperta il pubblico mondiale del jazz (e non solo) in virtù della sua incessante sfida, cioè quella di portare la chitarra elettrica oltre i propri confini tecnici e stilistici. Una carriera che abbraccia tre decadi e una discografia che include più di una dozzina di registrazioni eclettiche e innovative, Mike Stern si è affermato come uno dei principali chitarristi e compositori jazz e fusion della sua generazione. Ha la capacità unica di suonare con la finezza e il lirismo di Jim Hall, lo swing trascinante di Wes Montgomery e il turbolento attacco di Jimi Hendrix. Figure che ovviamente Stern venerava fin da piccolo, insieme a potenti chitarristi blues come Albert King e B.B. King. Ora più che mai, Mike Stern è impegnato in una varietà di progetti che alimentano la sua insaziabile curiosità e creatività.

Tra i musicisti del suo super gruppo spicca il batterista Dennis Chambers, rinomato per tecnica, velocità e groove, specialmente nell’ambito del funk e della fusion, ma esibendosi ad altissimi livelli tutti i generi musicali.

MAURIZIO GIAMMARCO HALFPLUGGED SYNCOTRIBE

MICHELE SANNELLI & THE GONGHERS

Sabato 15 aprile 2023 ore 21:15
Milestone (via Emilia Parmense, 27 – Piacenza)

Interi € 22 – Ridotti € 18

Prevendita online: vivaticket.it

Concerto incluso anche in abbonamento

MAURIZIO GIAMMARCO HALFPLUGGED SYNCOTRIBE
Maurizio Giammarco sax tenore
Luca Mannutza organo Hammond
Paolo Zou chitarra
Makar Novikov contrabbasso
Enrico Morello batteria

Il sassofonista e compositore Maurizio Giammarco, presenterà al festival diverse sue nuove composizioni appositamente scritte per il gruppo Halfplugged Syncotribe, ovvero una versione del solido e navigato trio Syncotribe allargato a quintetto. L’ensemble affronta il Funky-Soul Anni Settanta, presentandolo con inedita eleganza. Nella versione “halfplugged” che strizza l’occhio al crossover tra classico e moderno, Luca Mannutza si alterna fra organo e pianoforte e le sonorità crossover sono per lo più affidate alla creatività di Paolo Zou, fra i più interessanti chitarristi emergenti e interpreti di un’estetica “nujazz” tutta italiana. L’articolato contrappunto ritmico è invece affidato a due assolute certezze, ovvero al contrabbasso di Makar Nobikov e alla batteria di Enrico Morello.
Da molti anni Giammarco segue caparbiamente una sua personale strada di jazz d’autore, dove sia la tradizione che l’attualità del jazz (e di molto altro) confluiscono in un’elaborata e ponderata sintesi compositiva. Fra classicità e sperimentazioni, scrittura e spazi lasciati alla creatività estemporanea, la sua musica non perde mai di vista quella caratteristica che egli ritiene primaria per suonare qualsiasi tipo di jazz degno di questo nome: la capacità di usare le note per raccontare sempre una storia.

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MICHEL SANNELLI & THE GONGHERS – “Inner Tales live”
Michele Sannelli vibrafono
Davide Sartori chitarra
Edoardo Maggioni (pianoforte e tastiere
Stefano Zambon contrabbasso e basso elettrico
Fabio Danusso batteria

“Inner Tales” è il disco d’esordio di Michele Sannelli & The Gonghers, formazione nata nelle aule del Conservatorio Verdi di Milano e proseguita poi negli anni grazie alla passione e all’amicizia che lega i componenti della band. Si tratta di un album che si rifà ai concept album del prog-rock degli Anni Settanta (il nome stesso deriva dai Gong, gruppo della scena di Canterbury al quale il quintetto si è ispirato nella prima parte della carriera, ma che è sempre presente nella loro musica), ma in chiave più jazz, introspettiva e moderna. Il concerto è un viaggio attraverso brevi racconti musicali, in cui immedesimarsi, lasciarsi andare ai ricordi, ai sentimenti, ai sogni, in un linguaggio che ora è jazz ora è rock, ora è pop, ora è contemporaneo e minimalista.

BILL FRISELL & THOMAS MORGAN SMALL TOWN’ DUO

Martedì 18 aprile 2023 ore 21:15
Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (via Emilia Parmense, 77 – Piacenza)

Bill Frisell chitarra
Thomas Morgan contrabbasso

Interi € 22 – Ridotti € 18

Prevendita online: vivaticket.com

Concerto fuori abbonamento

Il concerto è un dialogo potente dal suono inconfondibile che celebra la collaborazione tra uno dei più grandi chitarristi jazz viventi e il contrabbassista più dotato del nuovo millennio. “Small Town’ Duo” porta sul palco il legame artistico e l’amicizia tra Bill Frisell e Thomas Morgan, dal loro primo incontro negli Anni Novanta, quando ancora ragazzino quest’ultimo impressionò molto favorevolmente Frisell, per passare poi alle diverse esperienze e fino all’attuale duo. Nel corso del concerto, i due musicisti rendono omaggio a grandi artisti, tra i quali due icone del jazz con le quali hanno entrambi collaborato: Paul Motian, con il quale hanno avuto un rapporto speciale, e Lee Konitz con il suo “Subconscious Lee”.

Bill Frisell e Thomas Morgan presentano una raccolta di duetti speciali che non solo rivelano il loro virtuoso interplay, ma anche la poesia della loro musica. Oltre a loro composizioni, che rivelano anche la predilezione di Frisell per il Country e il Blues, sono presenti diverse nuove interpretazioni di brani cari ai due.

Affiancato da un musicista visionario, intuitivo, quieto e introspettivo come Thomas Morgan, Frisell fluttua liberamente tra jazz, rock, musica d’ambiente e cinematografica, realizzando una musica intima, bella, profonda e al contempo spiritosa. Testimonianza ulteriore di una classe immensa e mai sfoggiata oltre misura, nonché di una cultura musicale e di una apertura mentale senza limiti.